Riduzione dei consumi e incentivi statali
Un impianto solare termico, sia esso destinato alla produzione di acqua calda, o all'integrazione all'impianto di riscaldamento, sfrutta l'energia solare per produrre energia termica. Nei mesi più caldi dell'anno l'impianto è in grado di coprire quasi completamente il fabbisogno di acqua calda di una famiglia. Ciò significa che la caldaia non deve quasi mai entrare in funzione.
Nei mesi più freddi il sistema non smette di operare, ma naturalmente le temperature inferiori e le condizioni meteo meno favorevoli riducono la resa dell'impianto.
Anche in questi casi però la caldaia lavora molto meno, poiché l'acqua da scaldare non è mai fredda. Infatti i pannelli solari hanno continuato ad operare, anche se con una resa inferiore. Pertanto la caldaia impiegherà meno tempo per portare l'acqua alla temperatura desiderata e consumerà meno energia.
Installare un impianto solare termico significa quindi risparmiare sui consumi energetici prolungando al contempo la vita della caldaia, che è sottoposta a un carico di lavoro decisamente inferiore del normale
Con la Finanziaria del 2007 è stato introdotto l'incentivo per l'installazione di impianti a pannelli solari termici per la produzione di acqua calda e il riscaldamento. L'incentivo è stato poi rinnovato e prolungato fino al 2010 con la Finanziaria del 2008. L'incentivo prevede l'iva agevolata al 10% e la detrazione IRPEF del 55% sul costo dell'impianto rateizzato in 5 anni.
Maggiori informazioni sugli incentivi statali
Azzeramento del CO2 emesso nell'aria
Oltre ai potenziali vantaggi economici di cui abbiamo già parlato, non bisogna omettere i sostanziali vantaggi ambientali che la diffusione di impianti solari termici produrrebbe.
Per quantificare tali vantaggi è possibile valutare la quantità di diossido di carbonio (CO2) emessa nell'atmosfera dai diversi modi comunemente utilizzati per produrre acqua calda (scaldabagno elettrico, caldaia a metano, pannelli solari).
Per inciso è utile ricordare che il diossido di carbonio e' ritenuto una delle cause dell'eccessivo surriscaldamento del pianeta terra.
Per produrre l'acqua calda necessaria al proprio fabbisogno, una famiglia di 4 persone con uno scaldabagno elettrico utilizza circa 7,7 kWh elettrici al giorno. Per produrre 1kWh con una centrale termoelettrica si emettono circa 0,7 kg di CO2, uno scaldabagno è, quindi, responsabile di circa 5,4 kg di CO2 ogni giorno.
Una caldaia a metano, invece, utilizza circa 0,9 metri cubi di combustibile al giorno per famiglia. Poichè nella combustione di metano si producono circa 1,96 kg di CO2 ogni metro cubo, l'emissione giornaliera è pari a 1.77 kg di CO2.
Con i pannelli solari non si ha nessuna emissione di CO2 né di altri inquinanti atmosferici come le polveri, gli ossidi di azoto e ossidi di zolfo.
In ogni caso i pannelli possono essere usati anche ad integrazione della caldaia gas o dello scaldabagno con riduzioni delle emissioni del 60%.
Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva di tre diversi sistemi usati per riscaldare l'acqua insieme ai loro consumi e le loro emissioni di diossido di carbonio nell'atmosfera:
Dispositivo | Fonte di energia | Emissioni di CO2 (Kg/anno) | |
---|---|---|---|
Scaldabagno | Energia elettrica | 2800 kWh/anno | 1970 |
Boiler a gas | Metano | 328 mc | 646 |
Pannello solare | Sole | - | 0 |
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S.T.E. Pignotti vende e installa i propri prodotti in tutte le provincie della regione Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro.
L'azienda ha sede a Civitanova Marche (MC) ed è specializzata nel settore della climatizzazione, pompe di calore ed energie rinnovabili.