Legge di Stabilità: il Bonus 55% passa alla Camera

18 Novembre 2010

Ottenuto la proroga al 2011 della detrazione Irpef per le ristrutturazioni edilizie. Per la Finanziaria si prevede ora il passaggio al Senato per l’approvazione definitiva

Un altro passo è stato segnato a favore dell’ecobonus per gli interventi la riqualificazione energetica degli edifici. L’emendamento di proroga presentato ieri pomeriggio dal relatore della Finanziaria Marco Milanese è stato approvato dalla Camera. Il testo della proposta emendativa conferma la detrazione Irpef del 55% a partire dal 2011, con l’unica novità regolamentare di prevedere la diluizione delle detrazioni in 10 anni rispetto ai 5 previsti attualmente. Una notizia ben accolta da molti come nel caso di Raffaella Mariani, capogruppo del Pd in commissione Ambiente della Camera. “Siamo soddisfatti di aver ottenuto la proroga dell’eco-bonus del 55% per le ristrutturazioni edilizie. Un segnale che riteniamo molto importante nei confronti dei cittadini e delle piccole e medie imprese. Con questa misura, introdotta dal governo Prodi nel 2008 si é data una risposta concreta al miglioramento della qualità edilizia, dell’efficienza e del risparmio energetico dei fabbricati esistenti, al potenziamento e allo sviluppo del comparto collegato all’edilizia, alla ricerca e all’industria ed all’aumento dell’occupazione”. “Continueremo ad insistere perché una misura che ha questo impatto sulla crescita e che produce riduzione del lavoro nero e dell’evasione fiscale divenga una misura stabile e – spiega Mariani – possa allargarsi ad altri settori come ad esempio edifici pubblici e case popolari”.

“La proroga dell’ecobonus del 55% per le ristrutturazioni edilizie è un riconoscimento delle nostre tecnologie. Ci auguriamo che questo emendamento non trovi difficoltà al Senato” commenta Sandro Bonomi, presidente di ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). “Allo stesso tempo con preoccupazione prendiamo atto del fatto che dilazionare lo strumento del 55%, che è passato da tre, a cinque, fino a oggi a 10 anni rischia di compromettere i vantaggi che ne potrebbero derivare”.

Un punto su cui concorda anche Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd: “Spalmare su dieci anni la detrazione del 55%, anziché su cinque come attualmente, è un risultato deludente che indebolisce la misura e la rende meno appetibile per i cittadini e meno competitiva per imprese. E’ un errore e il Pd si batterà in Senato per ripristinare il credito di imposta del 55% in edilizia con le attuali modalità”. L’Aula di Montecitorio licenzierà entro domani la Legge di Stabilità, senza ricorrere al voto di fiducia, pronta per approdare in Senato per l’approvazione definitiva.

Fonte: Rinnovabili.it

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